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Si tratta davvero di disinformazione ? In realtà, è più una metamorfosi o un’interrogazione sulla forma e la verità dell’immagine

Manara, esperto nell’analisi dell’anima, si dedica qui all’apparenza delle cose e s’interroga sulla loro realtà.

Costruisce un linguaggio adatto a esplorare le sfaccettature sconosciute degli oggetti, dei paesaggi, degli esseri che ci circondano. Attraverso la manipolazione informatica delle sequenze fotografiche che accompagnano il suo quotidiano, egli ricerca, esplora mondi sconosciuti e paralleli in cui affiorano inconsci sommersi.

In ogni opera Fausto Manara si raggiunge una realtà che la normalità nascondeva dietro l’evidenza dell’apparenza, ma che la deformazione del messaggio tramite il computer ha rivelato come forma astratta e immateriale, immagine enigmatica di una realtà, quella creata dall’artista che ha il potere di trasmettere un’informazione magnificata dall’immaginario. La sua visione rappresenterebbe un altro modo di distillare un’informazione, un messaggio visivo che ha subito una metamorfosi e dà forma a un’altra verità: quella della produzione artistica finale.

Le opere di Fausto Manara racchiudono un senso estetico reale, affascinano per la loro plasticità, la loro forza emotiva , e sono sconcertanti nel loro mimetismo pittorico. L’efficacia del procedimento è incontestabile, ma al di là dell’esperienza plastica il senso del messaggio risiede nell’interrogazione dell’autore , trasmessa dal titolo “DisinForma”… La sua esperienza analitica ci costringe a un’indagine personale , invitandoci a una lettura esigente delle cose e degli avvenimenti.

Attraverso questa “disinformazione” egli ci invita a raggiungere le nostre convinzioni recondite , evitando di lasciarci impressionare dalla troppo grande evidenza delle apparenze.

Dominique Stella